Storia
L’Associazione ITCA/FAP-Onlus
(Istituto Terziari Cappuccini dell’Addolorata/Formazione ed Attività
Pedagogiche–Organizzazione non Lucrativa d’Utilità Sociale) è un Ente
emanazione della Congregazione Religiosa dei Terziari Cappuccini
dell’Addolorata già riconosciuta come Ente Morale con R.D. del 23 giugno 1932
n.° 993 (G.U. n.° 196 del 25 maggio 1932).
È un’istituzione educativo-assistenziale di sostegno a adolescenti e
giovani con problemi comportamentali entrati nel circuito penale o a rischio.
La sua è, fondamentalmente, un’attività pedagogico-educativa che si basa
sulla convivenza con i giovani a lei inviati, sul recupero culturale e
formativo, sull’orientamento e sull’avviamento al lavoro attraverso la gestione
di C.F.P.
In Italia, l’ITCA/FAP-Onlus opera in 06 sedi: Roma, Lecce, S.Giovanni
Rotondo (FG), Saltocchio (LU) e Galatone (LE) e Catignano (PE); di queste, Roma
e Lecce sono impegnate nel campo del disagio giovanile; Saltocchio e San
Giovanni Rotondo nella Formazione Professionale; Catignano e Galatone
nell’animazione di gruppi giovanili.
Pubblica la rivista “Il Cooperatore Amigoniano”.
Da anni è presente nelle Filippine con interventi di prevenzione primaria a
favore dei ragazzi di strada.
Il Borgo Amigó
II Borgo
Amigó-Casa P. Agostino è frutto della riflessione concomitante il servizio al
carcere minorile.
I tempi sono maturati velocemente e, con la
promulgazione del Nuovo Processo Minorile, ha preso corpo un vasto movimento
culturale che ha tentato una reinterpretazione della situazione dei ragazzi con
problemi. La restrizione in carcere è risultata ridimensionata a misura di
“estrema residualità” e, comunque, sempre all'interno di un percorso di
responsabilizzazione. Ciò ha messo in moto l'impegno dei Religiosi che, ormai,
consideravano piccola la casa che fino allora avevano messo, informalmente, a
disposizione dei ragazzi.
Nel terreno a suo tempo acquistato dalla
Congregazione, faceva bella mostra di sé un casale tipico della campagna romana
e si pensò di riadattarlo così da rispondere alle nuove esigenze. Dopo qualche anno
di lavori, il 12 luglio 1995, si è inaugurato ufficialmente il Borgo Amigò -
Casa P. Agostino.
Perché Borgo Amigó?
Come nelle città medievali il Borgo con la sua
piazza costituiva il centro propulsore della vita cittadina, così la nuova
costruzione vuol essere il centro di irraggiamento di una rete di solidarietà e
di servizio verso quei ragazzi che più di altri fanno fatica nel loro cammino
di crescita.
Perché Casa P. Agostino?
Nucleo del Borgo è la casa dove sono ospitati i
ragazzi che qui risiedono. Questo luogo è dedicato al Cardinal Agostino
Casaroli, da sempre estimatore e benefattore della Congregazione ed in
particolare "angelo custode" di chi è impegnato con i giovani
problematici e degli stessi giovani. Per circa sessant'anni li ha seguiti - fin
da quando erano ospitati nel vecchio carcere di San Michele a Trastevere -
guadagnandosi sul campo il loro amore tanto da diventare semplicemente P.
Agostino.
Come in un
Borgo d'altri tempi, arrivando alla struttura, si è accolti nell'abbraccio
della piazza attorno alla quale sono situate la chiesetta - dedicata alla mamma
di un altro grande benefattore, mons. Donato De Bonis - e gli edifici della
casa "P. Agostino" cuore di tutta la struttura. La "Casa
grande" - che è il luogo dove prevalentemente si svolge la vita di
famiglia dei ragazzi - si compone di un piano terra suddiviso in salone, sala
da pranzo, e cucina e un primo piano al quale si accede, attraverso la
scalinata, direttamente dalla piazza del Borgo. Qui siamo accolti in un
confortevole salone attraverso il quale ci si immette, da un lato, nella sala
studio e dall'altro nelle camere degli ospiti e degli educatori. Le camere,
esclusa quella dell'educatore, sono tre e ciascuna può accogliere tre ragazzi.
Ogni camera, con annessi servizi, offre al suo interno un arredamento
essenziale ma funzionale alle esigenze di ciascun giovane che può arricchirlo, secondo
le necessità e la creatività proprie, con oggetti personali, ricordi e
quant'altro rappresenti parte integrante di sé.
Salve sono Cosimo de nuzzo, negli anni 76,77,e78sono stato ospite all'Itca di Lecce via Arnesano credo, ho frequentato il corso di 2 anni di meccanico generico non ho mai ritirato il diploma, adesso vivo in Svizzera esattamente a Zurigo e quel diploma mi serve più che mai,non è che ci sarebbe la possibbilita di Recuperarlo?......il periodo era quando come direttore c'era Padre Florencio sedano, padre Marco Imizacos,fra Donato,padre giurlia, ecc,,ecc,,ve ne sarei infinitamente grato questa è la mia e-mail...damiano-63@Hotmail.com....grazie tante
RispondiEliminasalve io sono mitrugno fedele anche io sono stato ospite all'itca e ho lo stesso poblema di cosimo de nuzzo anche io negli stessi anni come saldatore direttore padre sedano padre marco ricordo anche padre antonio la mia email e fedelems@gmail.com vi ringriazio per tutto quello che avete fatto per me se non sarei stato li cordiali saluti
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